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Cronologia del Pci per video e immagini

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  • Il congresso di Livorno

    Il congresso di Livorno, 15-21 gennaio 1921.

  • Nasce il Partito comunista d’Italia

    Nasce il Partito comunista d’Italia
    Livorno, durante il XVII Congresso del Partito socialista italiano, la maggioranza respinge le condizioni per l’ammissione all’Internazionale. Il 21 gennaio la frazione comunista dà vita al Partito comunista d’Italia.
  • “L’ordine nuovo” diventa uno degli organi di stampa del nuovo partito.

    “L’ordine nuovo” diventa uno degli organi di stampa del nuovo partito.

    “L’ordine nuovo” del 22 gennaio 1921 annuncia la nascita del PCd’I: Amadeo Bordiga ne è il segretario. Il giornale, divenuto quotidiano il 1° gennaio 1921 è diretto da Antonio Gramsci e diventa uno degli organi di stampa del nuovo partito.

  • Lo squadrismo imperversa

    Lo squadrismo imperversa

    Torino, 26 aprile 1921. La Camera del lavoro è devastata dalle squadre fasciste. Lo squadrismo imperversa dagli inizi del 1921 soprattutto nelle campagne della val Padana, ma penetra ben presto nei maggiori centri urbani.

  • La battaglia antifascista de “La rivoluzione liberale”

    La battaglia antifascista de “La rivoluzione liberale”

    Prima pagina de “La rivoluzione liberale del 2 aprile 1922. La rivista, fondata e diretta da Piero Gobetti, conduce una battaglia intransigente antifascista e valorizza il pensiero di Gramsci rispetto al dogmatismo di Bordiga.

  • Camicie nere

    Camicie nere

    Torino, 25 aprile 1922. Camicie nere della squadra “Amos Maramotti” in posa per l’inaugurazione del gagliardetto fascista.

  • La redazione de “L’Ordine nuovo”

    La redazione de “L’Ordine nuovo”

    Torino, maggio 1922. La redazione de “L’Ordine nuovo” pochi giorni prima della partenza di Gramsci per Mosca dove si recherà per rappresentare il PCd’I nel comitato esecutivo dell’Internazionale comunista.

  • Barricate contro le squadre fasciste

    Barricate contro le squadre fasciste

    Parma, agosto 1922. Barricate legalitarie erette in occasione dello sciopero del 1 agosto 1922 per fermare le squadre fasciste agli ordini di Italo Balbo. La vittoriosa resistenza operaia è organizzata da Guido Picelli.

  • La marcia su Roma

    La marcia su Roma

    Il 28 ottobre 1922 i fascisti marciano su Roma. Una parata coi quadrunviri Emilio de Bono, Cesare Maria de Vecchi, Benito Mussolini e Italo Balbo.

  • Il governo Mussolini

    Il governo Mussolini

    “Il Messaggero” del 31 ottobre 1922 annuncia la formazione del primo governo Mussolini.

  • Giuseppe Lemmi, catturato rasato e dileggiato da un gruppo di fascisti

    Giuseppe Lemmi, catturato rasato e dileggiato da un gruppo di fascisti

    Roma, novembre 1922: il dirigente della sezione romana del PCd’I, Giuseppe Lemmi, catturato rasato e dileggiato da un gruppo di fascisti lungo via del tritone e via del Corso nei giorni successivi alla Marcia su Roma.

  • Delegati italiani al IV Congresso dell’Internazionale comunista

    Delegati italiani al IV Congresso dell’Internazionale comunista

    In posa davanti all’obiettivo, nella fila in alto da sinistra Luigi Longo, Smeraldo Presutti, Torquato Lunedei, Isidoro Azzario, Camilla Ravera, Edoardo D’Onofrio, Aldo Garelli. Seduti, da sinistra, Aldo Giulianini, Amadeo Bordiga, Ugo Arcuno, Ortensia Bordiga, Edmondo Peluso, Angelo Tasca, Antonio Graziadei. Accovacciati, da sinistra, Mario Natangelo, Pietro Tresso, Nicola Bombacci e Anselmo Marabini.

  • Gramsci al IV Congresso del Comintern

    Antonio Gramsci al IV Congresso del Comintern, Mosca 5 novembre – 5 dicembre 1922.

  • L’ascesa di Stalin

    L’ascesa di Stalin

    Stalin in una foto del 1922. Segretario generale del partito comunista russo dopo la morte di Lenin dirige la lotta contro Trosky, conquistando, anno dopo anno, un potere pressoché assoluto alla guida dell’Unione sovietica.

  • Il primo centro clandestino del Pcd’I

    Il primo centro clandestino del Pcd’I

    Angera (Varese), 1923. Presso il lago Maggiore ha sede il primo centro clandestino del Pcd’I. Da sinistra Alma Lex, Camilla Ravera, la sorella di Alma, Palmiro Togliatti e al centro Alfonso Leonetti.

  • “L’Ordine nuovo” commemora la morte di Lenin

    “L’Ordine nuovo” commemora la morte di Lenin

    Il 1° marzo 1924 “L’Ordine nuovo” commemora la morte di Lenin, avvenuta il 21 gennaio dello stesso anno. Con questo primo numero, interamente curato a Vienna da Gramsci, la rivista riprende le pubblicazioni in edizione quindicinale.

  • Gramsci, eletto deputato, torna in Italia

    Gramsci, eletto deputato, torna in Italia

    Gramsci nel 1924 a Vienna. Vi trascorre sei mesi e, attraverso una fitta corrispondenza, lavora alla formazione di un nuovo gruppo dirigente. Il 6 aprile del 1924 viene eletto deputato e rientra in Italia.

  • Il PCd’I aderisce alla secessione aventiniana

    Il PCd’I aderisce alla secessione aventiniana

    L’Unità del 21 giugno 1924 annuncia che il PCd’I aderisce alla secessione aventiniana ma chiede alle opposizioni di favorire una mobilitazione di massa e di proclamare lo sciopero generale per determinare la caduta del governo.

  • Una riunione di deputati aventiniani

    Una riunione di deputati aventiniani

    A partire dal 26 giugno 1924, dopo il rapimento di Matteotti, avvenuto il 10 giugno dello stesso anno, le opposizioni abbandonano il Parlamento e danno vita al cosiddetto “Aventino”.

  • Ritrovato il corpo di Matteotti

    Ritrovato il corpo di Matteotti

    Il corpo di Matteotti è ritrovato il 16 agosto 1924. Rapito e ucciso il 10 giugno, il deputato socialista aveva denunciato in Parlamento le violenze e i brogli verificatisi durante la campagna elettorale di aprile.

  • Mussolini si assume la responsabilità del delitto Matteotti

    Mussolini si assume la responsabilità del delitto Matteotti

    Aula di Montecitorio, 3 gennaio 1925. Mussolini si assume la responsabilità del delitto Matteotti. Superata la crisi il governo vara nuovi provvedimenti liberticidi che culmineranno nelle leggi eccezionali del novembre 1926.

  • Giovanni Amendola subisce un’aggressione fascista

    Giovanni Amendola subisce un’aggressione fascista

    Giovanni Amendola con il figlio Giorgio. Il massimo esponente dell’opposizione aventiniana subisce un’aggressione fascista presso Montecatini il 20 luglio 1925. Per le percosse subite morirà il 7 aprile 1926.

  • Il III Congresso del PCd’I in clandestinità a Lione

    Il III Congresso del PCd’I in clandestinità a Lione

    Resoconto di Gramsci sul III Congresso del PCd’I tenutosi in clandestinità a Lione dal 20 al 26 gennaio 1926. Il Congresso approva a larga maggioranza le tesi di Gramsci e sancisce la definitiva sconfitta di Bordiga.

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