Il primo centro clandestino del Pcd’I
Angera (Varese), 1923. Presso il lago Maggiore ha sede il primo centro clandestino del Pcd’I. Da sinistra Alma Lex, Camilla Ravera, la sorella di Alma, Palmiro Togliatti e al centro Alfonso Leonetti.
Cronologia del PCI per video e immagini
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Angera (Varese), 1923. Presso il lago Maggiore ha sede il primo centro clandestino del Pcd’I. Da sinistra Alma Lex, Camilla Ravera, la sorella di Alma, Palmiro Togliatti e al centro Alfonso Leonetti.
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In posa davanti all’obiettivo, nella fila in alto da sinistra Luigi Longo, Smeraldo Presutti, Torquato Lunedei, Isidoro Azzario, Camilla Ravera, Edoardo D’Onofrio, Aldo Garelli. Seduti, da sinistra, Aldo Giulianini, Amadeo Bordiga, Ugo Arcuno, Ortensia Bordiga, Edmondo Peluso, Angelo Tasca, Antonio Graziadei. Accovacciati, da sinistra, Mario Natangelo, Pietro Tresso, Nicola Bombacci e Anselmo Marabini.
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Roma, novembre 1922: il dirigente della sezione romana del PCd’I, Giuseppe Lemmi, catturato rasato e dileggiato da un gruppo di fascisti lungo via del tritone e via del Corso nei giorni successivi alla Marcia su Roma.
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“Il Messaggero” del 31 ottobre 1922 annuncia la formazione del primo governo Mussolini.
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Il 28 ottobre 1922 i fascisti marciano su Roma. Una parata coi quadrunviri Emilio de Bono, Cesare Maria de Vecchi, Benito Mussolini e Italo Balbo.
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Parma, agosto 1922. Barricate legalitarie erette in occasione dello sciopero del 1 agosto 1922 per fermare le squadre fasciste agli ordini di Italo Balbo. La vittoriosa resistenza operaia è organizzata da Guido Picelli.
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Torino, maggio 1922. La redazione de “L’Ordine nuovo” pochi giorni prima della partenza di Gramsci per Mosca dove si recherà per rappresentare il PCd’I nel comitato esecutivo dell’Internazionale comunista.
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Prima pagina de “La rivoluzione liberale del 2 aprile 1922. La rivista, fondata e diretta da Piero Gobetti, conduce una battaglia intransigente antifascista e valorizza il pensiero di Gramsci rispetto al dogmatismo di Bordiga.
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Torino, 25 aprile 1922. Camicie nere della squadra “Amos Maramotti” in posa per l’inaugurazione del gagliardetto fascista.
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Torino, 26 aprile 1921. La Camera del lavoro è devastata dalle squadre fasciste. Lo squadrismo imperversa dagli inizi del 1921 soprattutto nelle campagne della val Padana, ma penetra ben presto nei maggiori centri urbani.